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Temporary Wine
Il primo temporary wine da solista di AMProject si chiama Flow, ecco le sue caratteristiche tecniche.
La prima annata, 2022
Il primo vino temporaneo viene dalla Toscana, da vigne di 80 anni, da un vigneto abbandonato per circa 40 anni ad Anghiari e recuperato nel corso degli ultimi 5, siamo nell’Aretino, a circa 450 metri sul livello del mare, su terreni di argilla rossa, praticamente inesplorati.
Una tipica situazione toscana a livello pedologico, ma con uve bianche che vengono prodotte in una zona piuttosto elevata, più fresca del normale, e che proprio a causa del cambiamento climatico negli ultimi anni è diventata ideale per la viticoltura.
La particolare ventilazione dei pendii che scendono da Anghiari verso la Val Tiberina permette di ridurre al minimo gli interventi contro le patologie della vite.
Le varietà
Le uve sono Trebbiano, Malvasia bianca, Canaiolo bianco, poco Vermentino e un 5% di altre varietà non ancora identificate: il bello di lavorare su una vigna così antica è anche questo.
La vinificazione
La vinificazione, vista la piccola quantità prodotta, è avvenuta in Clayver da 2 ettolitri, con una macerazione prefermentativa dell’uva, diraspata e pigiata, di circa 5 giorni. Il mosto è stato poi travasato per la fermentazione nuovamente in Clayver e in due caratelli, uno nuovo e uno usato, di Carmignani, storico produttore da quattro generazioni di botti tradizionali per il vin santo toscano.
Lunghissimo l’affinamento sui lieviti, con due soli travasi: uno dopo la macerazione e uno il 22 luglio 2023, quando il vino è stato assemblato prima dell’imbottigliamento, avvenuto il 25 luglio. Sono stati fatti pochissimi interventi sul vino, c’è stata un’oculata gestione, e gli interventi in cantina sono stati dettati solo dalla necessità, evitando ogni pratica non indispensabile.
In vigna l’approccio è sempre stato lo stesso: rispetto, per rovinare il meno possibile l’uva e la pianta e lasciare il terreno migliore di come l’abbiamo trovato. Grazie alle particolari condizioni pedoclimatiche nell’annata 2022 sono stati effettuati solo due trattamenti in tutto, rame e zolfo, e la conduzione del sottofila ha comportato solo sovesci e sfalci.
Che cosa trovi nel bicchiere
Alla prova del calice il vino presenta un sorso dinamico e goloso. Al naso porta sentori di macchia mediterranea e pesca bianca e al palato si rivela fruttato e vibrante nell’acidità. Il gioco su una macerazione appena protratta porta al finale un tocco di rusticità che asciuga piacevolmente il palato e che probabilmente è una delle cifre distintive di questo vino. L’eleganza al palato lo porta ad essere suadente e pieno, con freschezza e mineralità che si mescolano a note saline, speziate e mature. L’acidità ben integrata, la sapidità, il frutto e la lunga persistenza si rincorrono in un equilibrio intenso e rotondo, che regala al sorso una piacevolezza e una sostanza inaspettate.
Con che cosa lo berremmo noi
Ci piacerebbe che fosse un brindisi da ricordare: Flow è perfetto da solo, per un aperitivo o una merenda da godersi chiacchierando con persone speciali, con un bel tagliere di salumi e formaggi, un mix di speck Alto Adige e finocchiona, formaggio grigio delle malghe e pecorino stagionato. In tavola, a noi piace abbinato a primi di pesce o verdure golosi e ricchi, ma anche con secondi di carne bianca, o di pesce in umido succulento o alla griglia. Le ostriche sono il suo naturale contraltare, esaltandone la sua sapidità vivace. Noi abbiamo osato e oseremo abbinamenti arditi, fatelo anche voi!
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Vi consigliamo di berlo intorno agli 8/10 gradi, ma a noi piace tanto anche quando si scalda un po’ nel bicchiere.
Flow in pillole
Età delle viti: 75 anni
Produzione per ettaro: 500-600 grammi/ceppo
Altitudine: 450 m/slm
Vendemmia: inizio ottobre 2022
Imbottigliamento: 25 Luglio 2023
Affinamento: Clayver e caratelli toscani per 10 mesi
Gradazione alcolica: 13,3 % vol
Acidità: 5,70 g/l
Zucchero residuo: 0,5 g/l
Bottiglie prodotte: 726 bottiglie da 0,75
Temperatura di servizio: 8/10 gradi

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